E’ un tempo confuso per tutti… figurarsi per i nonni dei centri diurni che hanno perso da un giorno all’altro i riferimenti quotidiani.
Riorganizzare la quotidianità non è facile per nessuno, e per coloro che non hanno molta consapevolezza deve essere sicuramente un problema grosso come una montagna, quasi insormontabile.
È questo il pensiero degli operatori del Diurno per Anziani “Casa d’Accoglienza don Mino”, ma la preoccupazione diventa grande se il pensiero va, subito dopo i nonni, ai familiari che si ritrovano a dover gestire questa nuova quotidianità complicata. Come fare per poterli soccorre, essere d’aiuto nel tempo dell’isolamento forzato? Come continuare quel supporto, quel sollievo che ora sembra venuto a mancare?
Le scuole hanno attivato le lezioni online. Quasi ogni cellulare oggi è dotato di videocamera e WhatsApp. Hai visto mai che si possa fare qualcosa anche con gli anziani?
Cominciano così quotidiane animazioni per nonni. Ogni operatore mette in campo le sue abilità specifiche e comincia a registrare brevi video che vengono inviati ai familiari.
All’inizio sono brevi video di saluti, poi diventano video di stimolazione e animazione: c’è chi suona e canta, chi organizza indovinelli interattivi in diretta su facebook, chi propone esercizi di ginnastica dolce e allenamento per la mente, chi racconta favole animate aiutato dai giovani figli, perché non dimentichiamo che il diurno, prima della chiusura, era un luogo frequentato da molti giovani, un vero toccasana quei giovani volti per i nonni, strappano sorrisi per il loro solo esistere.
Nei video ognuno dei nonni viene chiamato per nome così che possa sentirsi interpellato direttamente. Sì, parlo proprio a te che sei lì, dall’altra parte del monitor!
Il riscontro è grande quanto inaspettato: ritornano indietro foto di nonni con le cuffie davanti al computer, che salutano commossi, ringraziano, messaggi di familiari grati per l’aiuto a distanza. Perché quei brevi video diventano strumento per riempire momenti stanchi, riportano un sorriso nel tempo della paura, forniscono strumenti che stimolano l’attività psico-fisica a volte rifiutata se proposta dal figlio, ma accettata se proposta da un operatore, diventano veicolo per guardare il proprio anziano fragile in una luce diversa: si anima e risponde come se tu fossi lì presente e potessi sentirlo!!!
Quei brevi video diventano un modo per mantenere vivo e aperto un canale di comunicazione che era legame, diventano sostegno, forniscono aiuto: diventano rete... la rete al tempo del Covid-19!